Monteriggioni
Piazza Roma
Una piazza che per la sua ampiezza, sembra contraddire quello scritto nella premessa, e cioè la contestuale diminuzione delle dimensioni delle piazze con la fortificazione delle stesse, circondate da mura. Il fatto è che Monteriggioni è un castello costruito su commissione, nel 1214, dai senesi in funzione difensiva antifiorentina in un luogo che non aveva alcuna preoccupazione di spazi disponibili, se non quelli destinati a una piazzaforte militare di confine. Il che voleva dire che altri insediamenti, ancorchè incoraggiati a più riprese, non erano poi indispensabili. Del resto, che qui non ci sia stata, agli inizi, una vera comunità civile - contadini, artigiani, albergatori, locandieri - lo si evince anche dal fatto che la bella chiesa romanica che prospetta sulla piazza, vi fu costruita nel 1235, cioè 20 anni dopo le mura.
Una grande piazza quindi, con poche costruzioni importanti ad eccezione della Chiesa, ma che conoscerà via via una utilizzazione soddisfacente e presente solo nella prima metà del Trecento con la numerosa comunità agricola che la sceglie a residenza per fuggire agli insalubri acquitrini del "Canneto". Insomma una piazza più per militari che per altri; più per le esercitazioni che per i mercati. E nella piazza, il suo bel pozzo, con i suoi fregi artistici e soprattutto con i suoi segreti. Uno di questi - e non è tutto, a parer nostro, fantasia - ha rappresentato il perno di almeno tre gallerie sotterranee, una delle quali utilizzata come scolmatore del pozzo. Dove conducevano? O meglio, dove conducono?
Piazza di Strove
Tanto grande la piazza Roma a Monteriggioni, tanto minuscola quella di Strove, una piccola striscia di verde chiusa da secolari cipressi con davanti la splendida chiesina romanica di S. Martino. Insomma più un grande sagrato che una piccola piazza.
Due elementi giustificano una sosta in questo luogo, durante una escursione: i pini, come memoria storica di ciò che ha potuto essere il piccolo borgo fortificato e, insieme, la cornice naturale che questi fanno ad un paesaggio unico, fra Elsa sul fondo e Montagnola da un lato; il secondo è un invito ad entrare, quasi ad allargare e nobilitare la piccola piazza, in una delle chiese più belle e più antiche della Valdelsa.
Di impianto protoromanico, come la sua dedica fa già pensare, la chiesa è stata recentemente restaurata nel 1937 e può dirsi ora degna di far parte di quella corona di edifici sacri voluti dalla contessa dei Lombardi di Staggia.
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