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Radicondoli

Piazza della Collegiata

Abbiamo chiamato così, per motivi che si legano alla pratica dell'odierno visitatore, quella che in realtà è piazza Matteotti, ma che si è andata formando proprio in stretta relazione alle vicende legate alla pieve romanica dei Santi Simone e Giuda, costruita nella prima metà del Duecento e quindi in parte demolita (forse la parte sinistra del presbiterio di allora) e ricostruita a partire dal 1589.

L'angolo, che mette in rilievo i filaretti in pietra e cotto della parte destra della primitiva chiesa che è attualmente occupata da un monumento ai caduti della Grande Guerra (perché non collocarlo altrove?), è l'area che la nuova chiesa ha lasciato all'odierna piazza.

In questa si affaccia anche l'attuale palazzo comunale, fatto erigere nel cinquecento dalla nobile famiglia Bulgarini; ha luogo, da oltre 15 anni, la maggior parte degli spettacoli e delle rappresentazioni del Festival "Estate a Radicondoli", ormai assurto a meritata notorietà.

Nella piazza attigua, quella che qui chiamano da sempre di S. Girolamo, avevano luogo, a partire dalla prima metà del Trecento e per due volte all'anno - le feste di Maggio e di Agosto - due "fiere di mercantia", delle "lane e delle sete tinte" con notevole partecipazione di mercanti senesi e pisani. E' assai probabile che la fiera si allargasse, grazie al "chiasso esistente", all'area dietro l'abside della pieve, in piazza della Collegiata.

Pìazza del Crocifisso oggi Piazza Gramsci

E' la grande piazza che il visitatore trova sulla propria destra, entrando in Radicondoli.
Fu detta a lungo "Iogo dei pellegrini" costituendo essa il grande piazzale di sosta davanti all'antico Spedale di S. Simone, le cui strutture ancora si colgono in una costruzione assai rimaneggiata, che si trova nella stessa piazza.

Non inganni il fatto che lo stesso spedale fosse dotato, nel febbraio del 1296, di un solo letto. In realtà quel letto - una lettiera per almeno 11 posti - era riservata ai pellegrini seriamente ammalati. Gli altri che vi facevano tappa si accontentavano di non essere lasciati fuori, specie con il freddo.

La chiesa del Crocifisso, che dà nome alla piazza, era in origine l'oratorio dell'ospedale. Fu completamente trasformata in stile neoclassico e in laterizio, nel 1729.

 

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